The Who. Pure and easy (Italian Edition) by Bagarotti Eleonora

The Who. Pure and easy (Italian Edition) by Bagarotti Eleonora

autore:Bagarotti, Eleonora [Bagarotti, Eleonora]
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: Musica, saggistica
editore: Arcana
pubblicato: 2011-08-23T16:00:00+00:00


SLIP KID

L’album si apre con una canzone sarcastica, incentrata sul tema ricorrente dell’età. E la prima strofa presenta subito un’immagine adolescenziale di Pete.

L’espressione “Slip kid”, secondo Steve Grantley e Alan G. Parker, sarebbe un’associazione ideata da Townshend per sottolineare il suo monito ai giovani, quello di stare in guardia dai loro sogni di diventare rockstar, che li condurrebbero a cocenti delusioni e a un declino precoce. La stessa riflessione sarà ribadita da Ray High, il protagonista di PSYCHODERELICT, il concept album di Pete del 1993, e in LIFEHOUSE nel 2000.

I’ve got my clipboard, text books

Lead me to the station

Yeah, I’m off tc the civl war

I’ve gct my kit bag, my heavy bccts

I’m runnin in the rain

Gonna run til my feet are raw

Slip kid, slip kid, second generation

And I’m a scldier at thirteen

Slip kid, slip kid, realization

There’s no easy way to be free

No easy way to be free

Ho il mio quaderno, i miei libri di testo

Portami in stazione

Sì, sto partendo per la guerra civile

Ho il mio zaino, i miei anfibi

Sto correndo nella pioggia

Correrò fino a scorticarmi i piedi

Ragazzino, ragazzino, seconda generazione

E io sono un soldato a 13 anni

Ragazzino, ragazzino, la realizzazione

Che non c’è un modo facile di essere liberi

Nessun modo facile di essere liberi

“Ricordo, mentre Roger cantava Slip Kid, quando mi inserii per dire quanto fosse difficile il mondo. Era il mio monito a quel ragazzino, volevo fargli capire cosa sarebbe stata realmente la vita: una lotta continua, anche a guerra finita”, dice Pete.

It’s a hard, hard world

È un mondo difficile, difficile

“Ero in preda a un dilemma, senza via di scampo”, ricorda Pete. “Uno stato d’animo piuttosto familiare, che non m’impediva però di essere saggio nel mettere in guardia chi ancora non sa”.

Il tema dei trent’anni come approdo alla “vecchiaia”, pur essendo incongruente come dato reale, assume una sua consistenza all’interno della vicenda esistenziale di Pete, che ha vissuto intensamente l’ultimo decennio e ha persino ricevuto una nomination all’Oscar per le musiche del film Tommy. La “vecchiaia dei trent’anni” tornerà anche in un brano del suo album solista ALL THE BEST COWBOYS HAVE CHINESE EYES (1982), intitolato Slit Skirts. “I was just ehirty-fpur years old and I was still wandering in a haze /1 was wpndering why everyone I met seemed like they were lost in a maze” (“Avevo solo 34 anni e stavo ancora vagando in una nebbia / Mi chiedevo perché tutti quelli che incontravo parevano persi in un labirinto”).

E se McCartney qualche anno prima si era immaginato a 64 anni in When I’m Sixty-Four, Pete si proietta già a 63 con la sua crisi sempre in atto.

Slip kid, slip kid, second generation

Only half way up the tree

Slip kid, slip kid, I’m a relation

I’m a soldier at sixey-three

No easy way to be free

Ragazzino, ragazzino, seconda generazione

Solo a metà strada sull’albero

Ragazzino, ragazzino, sono un resoconto

Sono un soldato a 63 anni

Nessun modo facile di essere liberi

Steve Grantley e Alan G. Parker in The Story Of The Who scrivono: “THE WHO BY NUMBERS mostra i sentimenti di un cantautore totalmente disilluso nei confronti del rock’n’roll.



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